“Difendere ed allargare gli spazi di conoscenza ed informazione insieme ad associazioni e gruppi che nella società, italiana, europea e mondiale, tendono ad essere partecipi della trasformazione sociale, senza limitarsi a stare al balcone a guardare quello che altri decidono. Questo è lo spirito della nostra battaglia. Ed evitare che prendano il sopravvento le rassegnazioni e gli oscurantismi che vari gruppi, più o meno criminali, tendono a far passare come regole di convivenza in nome dei loro loschi affari”. Questo è il messaggio rivolto da Santo della Volpe in una delle sue ultime assemblee presso la Federazione Nazionale della Stampa di cui era Presidente. Scomparso il 9 luglio di un anno fa a Santo, storico inviato del Tg3 e presidente di Libera Informazione, è stata intitolata oggi la sala riunioni del sindacato dei giornalisti Rai. “Non una cerimonia commemorativa o funebre ma un modo per ribadire, attraverso le lotte di Santo, che su importanti campagne civili non si devono spegnere i riflettori” hanno ribadito il segretario Usigrai Vittorio di Trapani insieme a Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario e presidente Fnsi. Un applauso commosso di colleghi ed amici ha accompagnato la cerimonia e il disvelamento della targa a lui dedicata. Tanti i presenti a salutare Teresa Marchesi, giornalista e compagna di una vita di Santo della Volpe che lo ha voluto ricordare ai microfoni di Rainews: “La cosa che più gli piaceva era guardare avanti e aiutare gli altri a cambiare il mondo. Si è battuto anima e corpo fino all’ultimo nelle battaglie contro le querele temerarie, a sostegno dei giornalisti minacciati, per la sicurezza sul lavoro, per la pace. Quello che mi auguro è che guardando il suon nome su questa targa ci sia qualcuno che ritrovi la voglia di combattere e la consapevolezza che queste battaglie bisogna ancora vincerle”.