Le mafie e la terra di mezzo della contraffazione

6 miliardi e 535 milioni di euro. 105mila lavoratori regolari a tempo pieno in meno. Queste alcune cifre della contraffazione, una piaga che colpisce i grandi settori dell’economia: il 34% riguarda abbigliamento e accessori, il 27,3% i cd, dvd e sofware e il 15,8% i prodotti alimentari. E poi le sigarette, e perfino i giocattoli per bambini. Ed è proprio sulle bambole false che il regista Mimmo Calopresti, prendendo spunto da una conversazione con la figlia Clio, ha realizzato un docufilm che in 50 minuti mostra luoghi e personaggi diversi, legati dal traffico di merci e dalla contraffazione. Un viaggio che dal porto di Napoli giunge fino al confine tra Ungheria e Ucraina, a contatto con trafficanti senza scrupoli. “Dobbiamo ripristinare la verità contro il falso. Questo è il nostro compito” ha spiegato il regista Calopresti a Rainews nel corso di “A mano disarmata – Forum Internazionale dell’informazione contro le Mafie” che si è tenuto a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica e che ha ricevuto una medaglia dal Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza per l’alto valore civile. La zona grigia La contraffazione è quella zona grigia, quella terra di mezzo in cui tutto è consentito in nome del mercato e del profitto. Regole, salute, norme sul lavoro non contano. “Avvelena l’economia – ha detto Raffaele Cantone, Garante nazionale Anticorruzione intervenendo al Forum – svilisce il lavoro e ingrassa la mafie. Chi compra contraffatto finanzia la criminalità organizzata”. Cantone si è soffermato poi sui rapporti tra criminalità e politica: “La permeabilità credo sia la parte più preoccupante del sistema. C’è gente che non vede l’ora di essere avvicinata per fare un pò di soldi”. E il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, anch’egli presente al Forum ha sottolineato come le infiltrazioni siano “più accentuate” e “più evidenti” negli enti locali, dove “c’è un minor controllo sociale”. Numerosi gli studenti che hanno partecipato al Forum “A Mano disarmata” promosso da Paolo Butturini dell’Associazione Stampa Romana, che ha voluto sottolineare le potenzialità dei giovani e la loro sensibilità civile su questi temi. Se adeguatamente stimolati.
Il servizio di Stefano Corradino per Rainews24