MARCO TRAVAGLIO: "La prossima volta rubo qualche milione con un falso in bilancio. Chissà che non mi facciano presidente del Consiglio"

“Non me l’aspettavo. Farò appello. Spero che sei occhi o dieci, in Cassazione, vedano meglio dei due del giudice monocratico”. Così Marco Travaglio commenta ad Articolo21 la sentenza di primo grado del Tribunale di Roma che lo condanna a 8 mesi di reclusione e 100 euro di multa per diffamazione ai danni dell’ex ministro della Difesa e parlamentare di Forza Italia Cesare Previti per un articolo pubblicato dal settimanale «L’Espresso» il 3 ottobre del 2002 dal titolo: «Patto scellerato tra mafia e Forza Italia».

Ti aspettavi questa sentenza?
“No, basta rileggersi l’articolo incriminato (http://quattrostracci.altervista.org/SforzaItalia/patto.htm) per capire che non c’è niente di diffamatorio. Previti è citato una sola volta, per dire una cosa che il colonnello del Ros Michele Riccio ha detto a verbale e ripetuto testimoniando nel processo a carico mio. Ho semplicemente scritto che Previti era presente, un giorno, nello studio Taormina. Mica ho scritto che abbia fatto qualcosa di male. Comunque è inutile discutere. Prima aspettiamo le motivazioni, poi faremo ricorso. Le sentenze, quando si ritengono ingiuste, non si commentano: si appellano.

Quindi ricorrerai in appello
Farò appello, ovviamente: spero che sei occhi, in corte d’appello, o dieci, in Cassazione, vedano meglio dei due del giudice monocratico di primo grado.

Non è che sei per caso in grado di farti una legge per evitare i processi?
Non ho bisogno di leggi ad personam. Le leggi ad personam servono ai colpevoli, io non ho commesso alcun reato.

Il tg1 ha dato subito la notizia. Si vede che sei diventato molto più popolare dal momento che in precedenza le notizie delle tue assoluzioni non “facevano notizia”… “
Il Tg1 è una vergogna nazionale. Non perchè dà notizia della mia condanna. Ma perchè non ha mai detto una parola su tutte le cause che ho vinto contro Berlusconi, per esempio per “Satyricon”. Ieri ha trovato lo spazio per parlare della mia condanna: bene, mi fa piacere, vuol dire che ha ripristinato all’improvviso la cronaca giudiziaria, che aveva abolito in occasione di tutte le condanne e i processi a carico di ministri, senatori, deputati, imprenditori, banchieri, cioè di personaggi pubblici, per reati gravissimi. Il Tg1 è quello che da anni trasforma, mentendo, in assoluzioni le prescrizioni di Andreotti e Berlusconi. Ma che ci vogliamo fare: come diceva Victor Hugo, c’è gente che pagherebbe per vendersi”.  

La causa in questione (e la condanna in primo grado) riguarda la presenza di Previti da te evocata in una precisa riunione. Ma la causa (e la condanna) non riguardano le tue affermazioni, ben più “corpose” sul patto, presunto, tra mafia e Forza Italia…  
Beh, se mi avessero querelato per quello, avrei prodotto tonnellate di atti giudiziari del processo Dell’Utri.

Chi scrive per denunciare il malaffare in questo momento non se la passa troppo bene. Vedi Saviano  
Evitiamo paragoni blasfemi. Saviano rischia la pelle.

Previti non commenta la sentenza. “Sono due anni – ha affermato – che taccio con i mezzi di informazione e credo che continuerò a farlo”. Se, improvvisamente decidesse di rompere il silenzio e partecipare magari proprio ad una puntata di Anno Zero, qual è la prima domanda che gli porresti?
Mi viene quasi voglia di difenderlo, Previti. L’han condannato e cacciato dal Parlamento perchè ha comprato un giudice con soldi della Fininvest in cambio della sentenza che ha sfilato la Mondadori a De Benedetti per darla a Berlusconi. E Berlusconi, che la Mondadori non l’ha mai restituita, fa il presidente del Consiglio. Se lo incontrassi, gli chiederei se non sia stufo di pagare per conto terzi.

Otto mesi per un articolo sono tanti…
Per fortuna è solo il primo grado. La prossima volta rubo qualche milione con un bel falso in bilancio. Chissà che non mi facciano presidente del Consiglio…

(Stefano Corradino – www.articolo21.org)