ACHILLE BONITO OLIVA: "Vi propongo un piccolo shock estetico"

“Un programma di educazione al gusto”. Cosi’ il critico d’arte Achille Bonito Oliva racconta al Radiocorriere Tv ‘Fuori Quadro’, trasmissione dedicata all’arte contemporanea che cura e conduce per Rai3. Dal 16 febbraio scorso per dodici puntate. “Siamo molto contenti che Bonito Oliva abbia accettato di diventare uno dei nostri volti e, soprattutto, delle nostre menti – ha sottolineato il direttore di Rai3 Andrea Vianello. “A parte il suo curriculum, che non ha bisogno di presentazioni, credo abbia grandi capacità affabulatorie. E’ in grado di raccontare, spiegare e far comprendere anche le questioni più complesse”.

Perché una nuova trasmissione televisiva sull’arte?
Perché mancava, in particolare, un’attenzione su quella contemporanea. L’arte viene accettata maggiormente se ha “l’autorità della storia”. Invece l’arte contemporanea è un ambito sperimentale problematico. Per questo ho pensato fosse interessante fare una trasmissione di “formazione” piuttosto che di informazione. Sul piano dell’informazione, d’altronde il web batte tutti…

Perché un ambito problematico? A cosa corrisponde la complessità dell’arte contemporanea?
Corrisponde alla divisione del lavoro intellettuale di una società post industriale in cui c’è l’artista che crea, il critico che riflette, il gallerista che espone, il collezionista che tesaurizza, il museo che storicizza. I media che ne dibattono, il pubblico che contempla. Insieme danno vita ad una sorta di una catena di sant’Antonio che sviluppa un plus valore, un valore aggiunto. Per questo parlo di super arte .

Andrà in onda su Rai3, che già nel passato, e tuttora, ha ospitato trasmissioni sull’arte.
Penso sia importante utilizzare la comunicazione di una televisione generalista. In questo caso, Raitre ha anche un pubblico preparato, quasi predestinato, meno generico della platea che segue altre reti. Telespettatori ai quali si può proporre una trasmissione di formazione in dodici puntate, ognuna destinata a un tema. Con indagini e riflessioni storiche, interviste agli addetti ai lavori italiani e stranieri. E immagini mai presentate prima sulla tv generalista.

Quale vorrebbe fosse la reazione dello spettatore?
Mi auguro possa suscitare un tasso di attenzione nuova, non parassitaria, attiva. Una sorta di piccolo choc estetico capace di sviluppare anche un nuovo processo di conoscenza.

Andrà in onda domenica, una giornata congeniale per parlare d’arte?
Assolutamente anche perché, come diceva Baudelaire, “l’arte è la domenica della vita”.

Quanto possono contribuire i nuovi strumenti multimediali ad arricchire la conoscenza dell’arte in tv?
Notevolmente. L’intreccio tra suono, musica, parole, immagine, ritmo, montaggio, sono tutti elementi che aiutano a sviluppare un linguaggio adatto per rappresentare l’arte contemporanea che vive una situazione di dinamismo. E la tv è il mezzo ideale per raccoglierlo e trasmetterlo.

Anche per “sdoganare” l’arte contemporanea vissuta sempre come un’arte di nicchia…
Fortunatamente l’arte contemporanea non vive più la ghettizzazione di un tempo. Oggi è arrivata anche nei media e nei quotidiani. I più grandi giornali hanno critici di punta d’avanguardia. C’è un pubblico da intercettare. 

Anche le istituzioni sono sensibili?
Direi di sì. D’altronde la Rai è un’”istituzione pubblica” che ha pensato di rivolgersi a me per dare vita ad una trasmissione sul contemporaneo e non è un argomento facile o di facili ascolti.

Come “si attira” lo spettatore verso questo genere di programma?
Producendo discontinuità, piccole inciampi e sorprese, spaesamenti. Non uno scandalo visivo ma espedienti  per portare lo spettatore verso uno spazio inedito, con immagini inconsuete. Giocare sulla fascinazione e sull’estraniamento. Per formare un nuovo gusto collettivo, educare le nuove generazioni a un dialogo, un contatto con l’arte contemporanea che rappresenta l’espressione del nostro tempo. L’arte serve a massaggiare il muscolo atrofizzato della sensibilità collettiva.

http://www.ufficiostampa.rai.it/sfogliabile/104851/18437/index.html

 

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