Che il secondo turno elettorale spaventi l’uomo solo al telecomando lo conferma il salto di qualità nel linguaggio suo e dei suoi sodali. Toni peraltro sempre pacati e vocabolario aulico; ma le ultime uscite sono di pregevole raffinatezza.
Sulle polemiche di Formigoni, Bossi risponde con una pernacchia apostrofando con oxfordiana eleganza un giornalista del Fatto: “Vaffanculo, ma tu cosa hai capito, testa di cazzo”. Per il premier quegli elettori del centro sinistra che nel 2006 erano “cogl…“ adesso sono diventati “senza cervello“. “Pirla” sono coloro che voteranno Pisapia, ha esclamato il campione di bon ton, nonché europarlamentare Mario Borghezio intervenendo oggi ad Agorà su Raitre.
Ma non c’è solo la piazza mediatica ad impegnare i berluscones (chiediamo scusa agli indignados spagnoli per l’assonanza). Sembrano puntare molto anche sui comizi conclusivi e sulle star che si avvicenderanno sul palco. Sarà infatti Gigi D’Alessio a chiudere non solo quella di Lettieri, ma anche la campagna elettorale della Moratti (ma lo sanno i leghisti che D’Alessio è napoletano?!).
Ci auguriamo che sul palco il neomelodico Gigi non sia solo, ma magari, per l’occasione, sia affiancato da Mariano Apicella, noto interprete delle canzoni del premier. In dubbio la performance di Iva Zanicchi. “Prendi questa mano, zingara” rischierebbe di far infuriare gli elettori antirom…