ENRICO MENTANA: "abbiamo lanciato la nostra sfida"

Cromatismo abbagliante, grafica minimalista. Pochi stacchi, titoli grandi da tabloid. Nuova sigla. Pochi commenti dei politici, molte notizie con schede dettagliate. Un editoriale spalmato su tutto il tg. Ma non alla Minzolini… Enrico Mentana si prende la rivincita. Su La7. Dopo essere stato cacciato dalle reti di proprietà del presidente del Consiglio torna, da direttore, alla conduzione di un tg e all’esordio conquista un alto share (7,31%) e un milione e mezzo di spettatori. “Sono molto contento ma non faccio il carnevale di Rio… Il giornale va fatto tutti i giorni e dietro c’è un lavoro molto impegnativo. Quel che è certo è che abbiamo lanciato la nostra sfida…”

Perchè un telespettatore dovrebbe scegliere il tg de la7 rispetto agli altri due in onda alla stessa ora?
Non posso rispondere io a questa domanda, non sarebbe corretto. Io ho fatto il mio poi sono loro che scelgono. Se uno passa davanti a una nuova panetteria e c’è un pane che gli piace non significa che l’altro pane non gli piaccia più. Ogni panettiere deve pensare al suo prodotto e farlo nel modo migliore possibile. Se poi rubo un cliente a un’altra panetteria vallo a sapere perchè…

Ma che differenza c’è tra i “panettieri” Minzolini e Mentana? Anche tu intervieni commentando, ma inmodo piuttosto diverso…
Le differenze politiche non mi riguardano. La differenza tecnica è ovvia: io solo il direttore e anche il conduttore, questa cosa il pubblico la sa e la percepisce. Il giornale in questo caso diventa fatalmente più autoriale e fa sì che ci sia un’attenzione stilistica maggiore in virtù di una perfetta sovrapposizione di contenuti

In due delle notizie principali, quella su Gheddafi e quella sul processo breve avete inserito due schede esplicative. E’ una delle chiavi del vostro tg? Più notizie e meno commenti?
Direi più semplicemente che in un giornale esistono due tipi di offerta: il servizio “d’autore” e quello “tecnico”. Il primo lo realizziamo noi quando andiamo ad approfondire una notizia; il secondo è quello che serve a spiegare un fatto. Inutile raccontare una cosa che non sai. Se sei sul posto lo fai, nell’altro caso devi fornire note di decodificazione.

Alla ripresa dei lavori parlamentari una delle prime discussioni sarà sul ddl intercettazioni. Quale sarà la linea del tuo tg?
Racconteremo il dibattito dando spazio alle varie componenti senza fare il tifo né per l’uno né per l’altro: il tg deve informare.

Ma se venisse approvata il rischio di informare liberamente sarebbe profondamente ridotto…
Una volta che la legge sarà passata la commenteremo in quanto tale e vedremo se e come cambierà il nostro lavoro. Da questo punto di vista sono sempre molto freddo perchè il nostro compito è raccontare, spiegare e documentare. E poi sono sempre stato dell’idea che di fronte ai fatti la cosa peggiore sia gridare. Noi giornalisti non siamo legibus soluti e qualche volta ce ne dimentichiamo. Se si arriverà alla legge un pò ce la saremo meritata e un pò ricominceremo dal giorno dopo a scoprire come fare ad aggirarla: è inevitabile che sia così.

Il dovere di informare e il diritto di essere informati.
sì, ma c’è anche il diritto di quelle parti che entrano nel contenitore della notizia. E una legge che contemperi tutto non mi scandalizza, purchè non si limitino le nostre possibilità di raccontare.

Oggi Filippo Rossi, direttore di Fare Futuro web Magazine, all’indomani del primo tg da te condotto ha commentato “Meno male che c’è Mentana”. Se anche a destra c’è chi è preoccupato per la libertà di informazione significa che qualche rischio c’è…
Molti di noi giornalisti, a turno, sembriamo dover ricalcare un personaggio interpretato da Anna Magnani che si avvolge dal tricolore… Dobbiamo evitare di usare parole troppo grosse: la libertà di informazione non è a rischio sennò, tra le altre cose, non mi avrebbero preso qui a fare questo lavoro…
Detto questo se Filippo Rossi scrive “meno male che c’è Mentana” lo ringrazio. Se lo hai letto significa che può farlo in piena libertà.

Sì, su un giornale in internet però…
Vorrà dire che la vera alleata della libertà di informazione è la tecnologia. E qui, fortunatamente, non è possibile la censura.

(di Stefano Corradino – http://www.articolo21.org/1677/notizia/nuovo-tg-la7-enrico-mentana-abbiamo.html)