Il berlusconismo resisterà alla fine di Berlusconi?

Grazie a La7 che ieri sera ha mandato in onda lo splendido film “Il Caimano” di Nanni Moretti. Film profetico sulla sorte giudiziaria di Berlusconi.  Ieri, a maggioranza, è stata votata la sua decadenza. Entro venti giorni la battaglia si sposta a Palazzo Madama che sarà chiamato a ratificare la decisione della giunta. Poi sarà la volta degli altri processi in cui Berlusconi è imputato.

A questo punto la domanda inevitabile è la seguente: è cominciato il tramonto inesorabile di Berlusconi? Ammesso e non concesso che sia così – B. ci ha abituato negli ultimi venti anni a inaspettate resurrezioni quando (quasi) tutti lo davano per spacciato – siamo sicuri che con la sua dipartita finirà anche il berlusconismo?

Vale la pena chiedersi se, ormai, il dna del Paese non sia così corrotto da permettere al berlusconismo di resistere alla fine di Berlusconi. Dal cinismo, dalla spregiudicatezza, dalla demagogia, dai conflitti di interesse, dalla politica solo per i propri interessi, dal profitto a tutti i costi, dal disprezzo per leregole, potremo riscattarci con la decadenza di Berlusconi o questi processi degenerativi del tessuto democratico sono ormai innervati nel codice genetico della politica (pezzi di centro sinistra compreso) e della società italiana?

 

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