Pino Daniele, un artista immenso. Intervista a TONY ESPOSITO

“L’ultimo concerto con Pino è stato meno di un mese fa a Roma al Palazzetto dello Sport. Poi l’ho sentito a Capodanno per gli auguri. E mi sembra impossibile che non ci sia più”. E’ un ricordo commosso quello di Tony Esposito, musicista e cantautore partenopeo che, con il Radiocorriere tv ripercorre gli inizi del sodalizio musicale con il collega, amico e concittadino Pino Daniele.

Il primo ricordo di lui
Siamo alla fine degli anni settanta. Avevamo lo stesso impresario che mi chiese di partecipare ai piccoli concerti di questo esordiente così promettente, Pino Daniele. Da lì siamo partiti con numerose esibizioni in teatro e una collaborazione intensa. E così partì l’avventura musicale straordinaria con Tullio De Piscopo e James Senese.

Poi vi siete un pò persi di vista
Siamo rimasti sempre legatissimi ma l’avventura si è temporaneamente fermata perché ognuno stava costruendo la propria strada professionale. Ma quattro anni fa ci siamo ritrovati, perché sentivamo il bisogno di rimettere insieme la vecchia band. Pino, io, De Piscopo, Senese, Rino Zurzolo e Joe Amoruso. E abbiamo cominciato a darci degli appuntamenti fissi al Teatro Tenda di Napoli nel quale, alla band storica si sono uniti artisti come Enzo Gragnaniello, Rocco Hunt, Clementino e tanti altri…

Cosa lascia Pino Daniele al mondo della musica?
Un’eredità inestimabile e uno stile inconfondibile. La sua è una scuola per i giovani anche di correnti musicali differenti. Un personaggio internazionale per le sue enormi qualità artistiche, musicali e cantautoriali. Non a caso uno dei primi telegrammi di cordoglio è stato di Eric Clapton…

State pensando a un omaggio?
Dobbiamo vederci, per proseguire la strada intrapresa da Pino. E continuare un progetto, quello dell’incontro tra i musicisti partenopei  e culture musicali diverse. Penso che questo sia l’omaggio obbligato che dobbiamo tributargli.

Intervista a cura diStefano Corradino pubblicata sul Radiocorriere Tv