Quando il talento musicale viene utilizzato per raccontare fatti veri

di Antonello Romano*

Il talento e la professionalità di un giornalista possono essere tali anche se, invece di parlare o di scrivere, fa volare le proprie mani sulla tastiera di un pianoforte piuttosto che di un computer e usa le vibrazioni delle proprie corde vocali per raccontare fatti e personaggi protagonisti dell’attualità e della cronaca?

Accadeva, del resto, anche in tempi antichi che le notizie fossero raccontate solo con la melodia dei cantastorie. Ma a volte in quei racconti c’era l’aggiunta di un qualcosa in più che potesse rendere il racconto più avvincente.

Tuttavia, nel caso di Stefano Corradino, volto noto del giornalismo di Rai News24, ma anche musicista cantautore e  figlio d’arte, il talento musicale viene utilizzato per raccontare fatti veri, che non hanno bisogno di aggiunte, perché contengono essi stessi il germe delle verità svelate e delle verità nascoste.

Avviene così che si intitola “ Note di Cronaca“ il disco realizzato da Stefano che, attraverso il suo congenito estro musicale, racconta alcuni tra i più noti e inquietanti fatti di cronaca: la storia di Stefano Cucchi e la battaglia di verità e giustizia della sorella Ilaria, Federica Angeli cronista sotto scorta, la lotta contro le mafie, la tragica uccisione della giornalista Ilaria Alpi “colpevole” di aver svolto “troppe” inchieste sul traffico d’armi e tante altre storie di grande attualità.

Molti – commenta Corradino – mi conoscono come giornalista, una professione che svolgo da 20 anni in Rai.  Ma ho un’altra grande passione, quella musicale. Canto e suono praticamente da quando ero in fasce. E così ho voluto unire le mie due grandi passioni nel progetto di un disco”.

In questi giorni, Stefano  ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere il suo disco con la copertina realizzata dal vignettista Mauro Biani. Si tratta di sette brani, basati su sette storie di attualità che Corradino ha raccontato negli ultimi anni nei suoi servizi per RaiNews 24: immigrazione, morti sul lavoro, violenza contro le donne, diritti umani negati, mafie, giornalisti uccisi, il Covid.

Fare un disco ha ovviamente dei costi che sto cercando di ridurre al minimo – afferma il giornalista. L’incisione dei brani, i musicisti che mi accompagnano, la realizzazione dei video sui brani, le spese di produzione, la stampa del vinile, la promozione. Mi piacerebbe accendere i riflettori attraverso queste canzoni sui temi contenuti nel disco. Per questo – spiega Corradino – gran parte del ricavato dalla vendita dei dischi e da altre entrate eventuali sarà devoluto ad Amnesty International le cui importanti battaglie per i diritti umani sono ben note”.

La campagna è raggiungibile al link:

https://gf.me/v/c/4srp/notedicronaca

“Note di cronaca”: un disco per i diritti umani