Tribunale di Roma: «Mentana deve essere reintegrato a Matrix»

da “CORRIERE DELLA SERA” –

….«La sentenza che obbliga Mediaset al reintegro di Mentana è tutt’altro che sorprendente. I fatti sono noti. Non c’è stato bisogno di istruttoria. È di tutta evidenza che Mentana è stato privato del suo lavoro dopo avere espresso il suo dissenso dalla linea editoriale in occasione del caso Englaro». Lo afferma l’avvocato difensore di Enrico Mentana Domenico D’Amati, intervistato dal direttore di Articolo21 Stefano Corradino. «Pur essendo necessario attendere il deposito della motivazione per esprimere una compiuta valutazione – sostiene il legale – si può affermare sin d’ora che il Tribunale ha accolto in pieno la nostra impostazione della controversia in quanto ha ravvisato l’esistenza di un licenziamento, mentre la Rti sosteneva la tesi delle dimissioni, ed ha applicato l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori». È anche un problema di negazione della libertà di espressione? domanda Corradino. «Il lavoro del giornalista – risponde D’Amati – è particolare perchè consiste nell’esercitare professionalmente il diritto tutelato dall’art. 21 della Costituzione. Per questo quando un giornalista viene licenziato, il problema della libertà di informazione si pone sempre». L’avvocato di Mentana è stato anche il legale di Michele Santoro. «Cos’ha in comune questa sentenza con quella di Santoro?» gli chiede Art.21 nell’intervista? «Si tratta di due bravi giornalisti – conclude D’Amati – messi al bando nonostante abbiano sempre svolto correttamente e con successo la loro professione».

http://www.corriere.it/cronache/09_maggio_26/mentana_matrix_reintegro_78159442-49d6-11de-8785-00144f02aabc.shtml