Una finestra aperta sulla natura. Intervista a SVEVA SAGRAMOLA

La natura è l’indiscussa protagonista di Geo, il programma di Rai3 in onda dal lunedì al venerdì alle 15.50. Natura da salvare e rispettare, ma anche da conoscere meglio nella sua ricchezza e nei suoi pericoli. Al centro dei riflettori del programma la Terra con i suoi abitanti, la vita nei mari e nei boschi e quella nelle piccole e grandi città: l’intero Pianeta oggi, con le sue bellezze e le sue criticità. Con documentari di grandissima qualità, prodotti internamente ma anche acquistati nei principali mercati internazionali, che offrono un corredo filmico d’eccezionale efficacia alla narrazione quotidiana di Geo. Alla conduzione, da ben sedici anni, Sveva Sagramola, conduttrice televisiva, regista e documentarista. Al Radiocorriere Tv parla, con orgoglio, dei dati di ascolto della trasmissione: “Il pomeriggio, da una certa ora in poi, siamo la terza rete nazionale. E’ cosi da sempre e anche oggi nonostante l’avvento del digitale e l’offerta molto più ampia. E siamo in assoluta controtendenza con il panorama televisivo: Geo è uno dei pochi programmi, se non l’unico, che rispetto alla stagione precedente ha acquisito punti di share”.

L’edizione di quest’anno di Geo sembra maggiormente rivolta all’attualità. E’ così?
Esattamente. E’ già da un anno che ci siamo aperti di più agli argomenti del nostro quotidiano, sempre ovviamente declinati con la linea editoriale del programma, l’ecologia, l’ambiente, il risparmio… Integrando in modo armonioso argomenti diversi. Parliamo delle lotte clandestine tra cani e cinghiali come delle modalità dei cittadini di vivere diversamente i consumi. Abbiamo infatti scoperto che sono sempre di più coloro che, per risparmiare, portano via gli avanzi dal ristorante e chef creativi li confezionano ad arte!

L’attenzione al territorio resta sempre il vostro punto di osservazione privilegiato?
Il nostro pubblico è affezionato ai documentari che trattano le “identità territoriali” e che raccontano le nostre radici. Quest’anno con Slow food e Coldiretti abbiamo parlato dei sapori da salvare, dei frutti della terra dimenticati, degli agricoltori custodi delle tradizioni. Partiamo dalla memoria del “chi siamo” e raccontiamo la nostra quotidianità. E lo facciamo con grande serietà, qualità e cura dei dettagli, malgrado budget sempre più limitati.

Climatologi e scienziati sono sempre più preoccupati per il futuro del nostro Pianeta. Quanta consapevolezza c’è nella popolazione della necessità di modificare alcune abitudini di vita?
E’ un tema che affrontiamo spesso e da angolazioni diverse. Penso ci sia una coscienza collettiva sicuramente più diffusa che nel passato. Per questo il compito di una trasmissione di servizio pubblico come la nostra è anche quello di dare consigli adeguati alle persone affinché si orientino nel modo giusto. Ad esempio nei consumi. Una sensibilità diffusa c’è, semmai a volte mancano ai cittadini gli strumenti per capire come agire. E noi cerchiamo di dare indicazioni pratiche.

Vi siete occupati frequentemente anche di ricerca scientifica e di esplorazione dello spazio. Come avete accolto la missione di Samantha Cristoforetti, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea?
Una notizia meravigliosa perché le donne, ancora oggi, nonostante tutto faticano non poco a raggiungere i traguardi degli uomini. Le pari opportunità esistono spesso solo sulla carta ma non in pratica. E’ una missione che stiamo seguendo con attenzione e sicuramente ne parleremo a Geo!

Intervista a cura di Stefano Corradino pubblicata sul Radiocorriere Tv