6 clochard morti in 48 ore. Nell’indifferenza generale

Morire di freddo è un modo di dire ma in alcuni casi è una tragica realtà. Nelle ultime 48 ore sono morte 8 persone, donne e uomini inermi di fronte al gelo a tratti polare di questi giorni. L’ultimo è un pensionato di 81 anni, trovato morto di freddo in Brianza, non lontano da casa. Si era allontanato solo con un maglione, senza avvisare nessuno. Forse ha perso l’orientamento e non è riuscito a rientrare. Ed è morto per ipotermia.
Ad Altamura, in provincia di Bari, una donna di 49 anni è stata ritrovata senza vita sull’asfalto innevato di una stradina del centro storico. Non è ancora chiaro se sia morta in seguito ad una caduta o per un malore.
Gli altri 6, tutti uomini, sono clochard, persone senza fissa dimora e senza un letto e un tetto sotto il quale ripararsi.
A Milano un 66enne è stato trovato all’interno di un palazzo abbandonato. La morte sembra sia dovuta ad assideramento. Come nel caso del 48enne di Firenze ritrovato da alcuni passanti che hanno chiamato i soccorsi.
In una mega struttura commerciale abbandonata di Avellino è stato rinvenuto il corpo di un uomo di 44 anni. E’ stato un amico, suo compagno di sventure a far scattare l’allarme.
Era invece in strada il 58enne senza fissa dimora trovato morto in strada ad Aversa. L’uomo era spesso ospite della mensa della Caritas.
Le temperature rigide hanno raggiunto anche Messina dove un 46enne senza tetto da tempo malato è morto. Il freddo ha aggravato le sue condizioni.
E poi a Latina, dove un cinquantenne è morto di freddo su una panchina nei pressi di una parrocchia, a due passi dal centro.
Morti per il freddo, italiani e stranieri. In questa congiuntura straziante di freddo e miseria che colpisce indiscriminatamente i più poveri, bianchi e neri, giovani e anziani, nell’indifferenza generale. Alla povertà mancano molte cose  scriveva un drammaturgo romano – all’avarizia, tutte.