Cronista scrive ad Articolo 21: «Camorra mi minaccia, non posso più pubblicare»

da “CORRIERE DELLA SERA” –

«Non posso più pubblicare le mie inchieste sugli intrecci tra politica, affari e camorra sulla stampa casertana, io per i padroni e i padrini devo morire». Suona così il drammatico appello lanciato dal giornalista casertano Domenico Palmesano che ha scritto una lettera ad Articolo 21 spiegando di essere nel mirino dei clan: «Per un giornalista investigativo – scrive Palmesano – non poter scrivere è come morire. Se avvenisse la mia eliminazione fisica, pericolo che ritengo concreto e attuale, essa è stata preceduta dall’eliminazione professionale».

«Io – scrive Palmesano – vivo di giornalismo, ma nella mia terra non ho mai potuto lavorare, nè possono i miei familiari: la camorra non vuole. Mi hanno fatto il vuoto intorno. È questo il clima in cui vivo nella Svizzera dei clan con mia moglie e i miei tre figli. Non so che cosa ci riserverà il destino».

La redazione di Articolo 21 ha accolto la denuncia del cronista perchè, spiega il direttore Stefano Corradino «preoccupata dalle continue minacce a cui giornalisti e cronisti nel sud sono esposti quotidianamente per il lavoro di informazione che svolgono, rischiando sulla propria pelle». Articolo21 consegnerà la lettera al presidente della Camera Fini, al presidente della commissione antimafia Pisanu e alle autorità competenti.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/notizie/cronaca/2009/23-marzo-2009/cronista-scrive-ad-articolo-21-camorra-mi-minaccia-non-posso-piu-pubblicare-1501113178613.shtml