FEDERICA GENTILE (Okkupati)

Quando i giovani cercano lavoro
a cura di Stefano Corradino (www.raitre.rai.it)

Come ci si orienta nell’impervio mercato del lavoro di oggi? Come trovare nuove opportunita’ occupazionali? A chi rivolgersi? In che modo ci si puo’ inventare da zero una nuova attivita’? Queste e molte altre le domande alle quali vuole rispondere “Okkupati”, la trasmissione curata e condotta da Federica Gentile che, dall’8 maggio riparte su Raitre ogni domenica alle 13:20. L’edizione di quest’anno “parte dal territorio” avvalendosi del contributo della Provincia di Roma, di Napoli e di Milano.

   

”Okkupati” va in onda dal 1997. In sette anni nel lavoro molte cose sono cambiate. Nuove professioni, nuove tipologie di contratti, nuove opportunita’ ma anche vecchie e nuove precarieta’. Come si e’ trasformata negli anni la trasmissione da lei condotta?
”Okkupati” e’ cresciuta mantenendo la sua identita’. E il nostro obiettivo e’ rimasto immutato: fare un programma giovanile, nel linguaggio, nei contenuti, nella nuova grafica… Con una redazione interamente composta da giovani. E anche il sito internet, che nelle scorse edizioni ha avuto un notevole successo, si rinnova. Quindi occhio all’indirizzo http://www.okkupati.rai.it/ 

Tutto rivolto ai giovani?
Non solo. I giovani sono i diretti e naturali destinatari ma sono molti gli adulti che seguono la trasmissione. Ad esempio i genitori che vogliono informarsi per capire quali opportunita’ il mercato offre per i loro figli. 

Opportunita’ che in alcune fasi sembrano restringersi…
Ed e’ qui che entra in gioco anche la creativita’ e l’intraprendenza individuale di cui “Okkupati” si vuole far interprete e che vogliamo anche stimolare nelle nostre puntate. Mai come oggi si puo’ affermare che il lavoro non piove dal cielo. Bisogna avere spesso il coraggio di reinvertarselo. Noi cerchiamo di fornire alcuni strumenti affinche’ i giovani si formino e realizzino la propria originale idea di impresa.

Qual e’ il rapporto tra i giovani e il mercato del lavoro? I giovani vivono la preoccupazione legata alla precarieta’ del lavoro e all’incertezza del futuro o hanno, al contrario un atteggiamento positivo?
In questi anni c’e’ stata una sorta di empasse in cui il mercato e i giovani si sono “studiati a vicenda”. Adesso sembrano essere tornati in confidenza… 

L’idea del posto fisso sta tramontando?
Si’, i giovani se ne rendono conto e credo sappiano cosa aspettarsi. Una trasmissione come la nostra serve poi anche a dare indicazioni “logistiche”. Ad esempio i riferimenti delle agenzie per l’impiego che, peraltro, sono strutture molto efficienti. 

Come si articola il format nella nuova edizione?
Quest’anno le puntate ruotano attorno a quattro sezioni fondamentali: la prima e’ sul mercato del lavoro. Uno spaccato puntuale sulle aziende di un determinato settore e sulle reali opportunita’ che esse mettono in gioco.

Le altre sezioni?

Nella seconda ci occupiamo di formazione. Questo anche grazie alla preziosissima collaborazione che si e’ stretta in questa edizione con la Provincia di Roma, di Napoli e di Milano.
La terza riguarda la creazione d’impresa: forniremo indicazioni sugli strumenti e le agevolazioni che possono aiutare i giovani nelle varie fasi di avvio e di sviluppo e di una nuova iniziativa imprenditoriale. L’ultima sezione e’ quella “creativa”: spulciamo nell’universo di professioni nuove ed originali, hobbies che si trasformano in veri e propri lavori.

Qualche esempio?

Un appassionato sub che diventa guida professionista subacquea o un fan del free climbing che diventa “tree climber”, un professionista della potatura degli alberi…

Quali sono i mestieri piu’ ambiti dai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro?

Ma no, le inclinazioni alle professioni sono si’ legate alle nuove mode ma anche al recupero di attivita’ tradizionali. Puo’ stupire ma si assiste in molti casi alla rivalutazione dei mestieri di un tempo, quelli dei nostri nonni per intenderci…