MILENA GABANELLI (Report)

“Il giornalismo di denuncia e’ una malattia”
a cura di Stefano Corradino (www.raitre.rai.it)

Puo’ tracciare, per cominciare, un suo bilancio complessivo delle scorse edizioni di Report?
Siamo in attivo: poca spesa, molta resa, clinica psichiatrica garantita

I critici “piu’ critici” della televisione affermano che “Report” e’ l’unica o una delle pochissime trasmissioni vere e ben curate di inchiesta della tv. Che effetto le fa?
Nel paese dei ciechi un orbo ci vede benissimo

Dopo la prima puntata sui sistemi giudiziari italiano e Usa a confronto quali altri temi ci aspettano? Puo’ darci delle anticipazioni?
Sanità, trasporti, servizi pubblici, stili di vita e alcuni aggiornamenti di inchieste trattate nelle precedenti edizioni.

“Report” viene definito dai piu’ come un programma di giornalismo televisivo che rompe con gli schemi e i metodi tradizionali ed affronta volta per volta argomenti “scomodi” e scottanti, basandosi su dati precisi e documentati. Condivide questo giudizio?
Direi che Report si rifà al più tradizionale giornalismo d’inchiesta.

Quali sono le difficoltà maggiori che incontrate? C’e’ una categoria di personaggi piu’ difficile da intervistare? O temi “rischiosi” da affrontare?
Le figure istituzionali sono quasi tutte irraggiungibili, quando sanno di cosa parleremo. In quanto a temi rischiosi…visto il numero di cause in corso, direi che anche parlare di vino è un tema rischioso!

Di quante persone e’ composto il suo staff? Quanto tempo si impiega mediamente per lavorare e completare un’inchiesta dal momento in cui viene individuato il tema? Chi sceglie il tema?
La squadra è composta da 6 videogiornalisti più la sottoscritta. Ogni puntata richiede un tempo medio di 4 mesi, e i temi li scegliamo insieme.

Report, come è suo costume, torna sui pezzi gia’ trattati con degli aggiornamenti. Tornerete a parlare anche delle ferrovie dopo la puntata “scottante” della scorsa edizione?
Non credo perché dopo l’incidente di Crevalcore, il gennaio scorso, è stata replicata la famosa puntata che ci aveva fruttato una citazione per danni di circa 30 milioni di euro. Replicare quella puntata fu un grande atto di coraggio e di sfida da parte del Direttore generale, e di questo gli sono grata.

Per concludere, il mestiere del giornalista di denuncia e’ appagante o e’ in molti casi una “rogna”?
E’ tutte e due le cose insieme, più precisamente è una malattia