28 maggio. La strage di Piazza della Loggia (1974) e l’assassinio di Walter Tobagi (1980). Senza memoria e verità non c’è futuro

La verità sulle stragi. Sul terrorismo. Nero e rosso. Sui segreti italiani. Sui servizi segreti nazionali ed internazionali. Sulle organizzazioni criminali. I nomi e i cognomi dei responsabili. Gli esecutori materiali. Gli ispiratori e i mandanti. I complici e i conniventi. I depistatori. Gli omertosi. Fuori e dentro le istituzioni……

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“Reddito minimo garantito contro povertà ed esclusione sociale”. Intervista a Giuseppe De Marzo

In Italia 18 milioni di persone sono a rischio povertà o esclusione sociale. Sono i dati aggiornati del centro studi Cgia di Mestre, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese. Un rischio povertà che al sud raggiunge livelli ancor più pesanti per un paese civile: il 55,6% in Sicilia, il 49,9% in…

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Insulti razzisti contro Kyenge, il Senato prenda le distanze da Calderoli

Nel 2013 il senatore leghista Roberto Calderoli, appena rieletto nelle fila del Carroccio, insultò l’allora ministro dell’integrazione Cecile Kyenge chiamandola “orango”. Due anni dopo il Senato deliberò che le opinioni del senatore erano “espresse da un membro del Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni” e, dunque, “insindacabili“. Ieri la Corte Costituzionale…

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Elezioni 4 marzo. Quali impegni per la libertà di informazione? Articolo21 chiama a confronto le forze politiche il 13 febbraio

«Le sottoscritte candidate e candidati si impegnano a portare l’Italia in Europa anche nel settore delle telecomunicazioni e a levare dalle spalle dell’Italia quella maglia nera che rappresenta una delle vergogne nazionali. Per queste ragioni ci impegniamo a porre nell’agenda del prossimo Governo e Parlamento: la risoluzione del conflitto di interessi, l’introduzione di una rigorosa normativa antitrust, la liberazione della Rai…

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Strage Moby Prince. “Registri spariti, tracciati radar incompleti, immagini satellitari inesistenti”. Intervista a Luchino Chessa (presidente familiari vittime)

Nuove rivelazioni potrebbero aprire una nuova inchiesta sul Moby Prince, il traghetto che alle 22.25 del 10 aprile 1991 ha preso fuoco dopo essere entrato in collisione con la petroliera Agip Abruzzo nel porto di Livorno. Centoquaranta i morti, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, e ancora nessun colpevole. Abbiamo intervistato Luchino…

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Ucciso l’8 gennaio ’93 il giornalista Beppe Alfano. Dopo 25 anni i mandanti sono ancora ignoti

Uomini d’affari, mafiosi latitanti, politici locali, massoneria. E’ di loro che il giornalista siciliano Beppe Alfano si occupava ed è per le sue inchieste che è stato ucciso l’8 gennaio di 25 anni fa. Tra le sue prime indagini, nelle tv e nelle radio locali, quella su un traffico internazionale di armi…

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Strage di Bologna, verità e giustizia non vanno in prescrizione

Quanti decenni ci vogliono per conoscere la verità sui “misteri italiani?”. I mesi e gli anni non sono un’adeguata unità di misura quando si tratta di stragi. Bologna, Ustica, Gioia Tauro, Peteano. Italicus, Piazza della Loggia, Piazza Fontana, Rapido 904… Per nessuna delle stragi italiche si può parlare di verità…

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Strage di Bologna. La rabbia dei familiari delle vittime tra archivi spariti e richieste di archiviazione. Intervista a Paolo Bolognesi

“Il palco del 2 agosto è amichevole ma bisogna essere chiari: non si possono prendere in giro per 37 anni i familiari delle vittime della strage”. Parte in quarta Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione familiari vittime della strage di Bologna intervistato da Articolo21 alla vigilia della commemorazione. Come ogni anno Bologna…

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“Se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”. Contro le mafie ripartiamo dalla lotta coraggiosa di Rita Atria

Ha ragione il presidente del Senato Pietro Grasso: “Conosciamo tutti le vittime della strage di Via D’Amelio eppure ne dimentichiamo sempre una: Rita Atria”. A ricordarsi di lei però ci ha pensato l’associazione che porta il suo nome e che ha organizzato una iniziativa a Roma nel 25° anniversario della sua scomparsa. In via…

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Roma. Bengalese (con cittadinanza italiana) pestato per la casa popolare

Dulal Howlader è un cittadino italiano, italianissimo. Ha 52 anni e ha trascorso in Italia metà della sua vita. Lavora in un ristorante del centro di Roma dopo aver scaricato per anni frutta e verdura al mercato. E’ cardiopatico, un figlio disabile, un altro studente di ingegneria all’università. Piazzatosi al…

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