“Puoi cadere migliaia di volte nella vita, ma se sei realmente libero nei pensieri, nel cuore e se possiedi l’animo del saggio potrai cadere anche infinite volte nel percorso della tua vita, ma non lo farai mai in ginocchio, sempre in piedi”. Le parole di Giancarlo Siani, il giovane giornalista…
Continua a leggereCategoria: Attività giornalistica
Sono di Orvieto anche se nasco a Savona (11 marzo 1972) ma in Liguria ci resto per pochi anni. Per poi trasferirmi in Umbria. Con una parentesi a Napoli. E da 20 anni lavoro a Roma. Mia nonna paterna era greca. Si vede che diventare inviato (per Rainews24), sempre in viaggio, era scritto nel dna…
E quindi sono un giornalista. E’ il lavoro che sognavo di fare. “Avrei fatto il giornalista anche gratis” scriveva Enzo Biagi. “Meno male che i miei editori non se ne sono mai accorti”.
Aveva denunciato gli intrighi tra mafia, politica e massoneria. Ucciso 26 anni fa il giudice Livatino
“Il giudice di ogni tempo deve essere ed apparire indipendente, e tanto può esserlo ed apparire ove egli stesso lo voglia, e deve volerlo per essere degno della sua funzione e non tradire il suo mandato”. Sono le parole di Rosario Livatino, il giudice ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990…
Continua a leggerePomigliano d’Arco. 5 operai a processo. Per la libertà di espressione. Intervista a Moni Ovadia: “stiamo precipitando nella barbarie”
Cinque lavoratori dell’ex Fiat (poi Fca) di Pomigliano d’Arco sono stati licenziati (nel 2014) e ora sono sotto processo. Dopo il suicidio di due lavoratori e la morte sul lavoro di un terzo hanno deciso di manifestare la loro protesta mettendo in scena una ironica rappresentazione che raffigurava l’impiccagione di…
Continua a leggereBrutta vignetta, Charlie. Viva Charlie!
La vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto del Centro Italia ha creato un appassionato dibattito dividendo sostanzialmente i lettori sul web e nei social network in due categorie: quelli disgustati per l’ironia sui morti (la gran parte) e quelli favorevoli alla satira “senza se e senza ma” (una netta minoranza). Lo dico…
Continua a leggere“Un uomo viene colpito quando viene lasciato solo”. 34 anni fa ucciso Carlo Alberto Dalla Chiesa
“Chiunque pensasse di combattere la Mafia nel “pascolo” palermitano e non nel resto d’Italia non farebbe che perdere tempo”. E’ una delle riflessioni più note ed importanti del generale Carlo Alberto dalla Chiesa ucciso in un agguato mafioso assieme alla moglie e a un agente di scorta il 3 settembre…
Continua a leggereTerremoto: vietate le polemiche?
C’è un tempo per le lacrime e uno per le polemiche? La domanda sorge spontanea all’indomani degli appelli e dei cinguettii sui social network di leader politici ed esponenti delle istituzioni che a poche ore dal sisma invitavano giornali e tv al rispetto dei morti. Appello che molti media tranne…
Continua a leggereStrage di Bologna: “Mancano ancora mandanti e ispiratori politici”. Intervista a Paolo Bolognesi
Erano le 10.25 quel 2 agosto 1980 fa quando una bomba a orologeria esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna, gremita di turisti, donne e uomini che andavano e tornavano dalle vacanze, persone che accompagnavano o aspettavano familiari e amici. In quello che è stato considerato…
Continua a leggereLa sala Usigrai intitolata a Santo della Volpe
“Difendere ed allargare gli spazi di conoscenza ed informazione insieme ad associazioni e gruppi che nella società, italiana, europea e mondiale, tendono ad essere partecipi della trasformazione sociale, senza limitarsi a stare al balcone a guardare quello che altri decidono. Questo è lo spirito della nostra battaglia. Ed evitare che…
Continua a leggereBengalesi picchiati perché ‘non conoscevano il Vangelo’. Colpa di chi incita all’odio?
E’ successo due giorni fa sul lungomare di Porto d’Ascoli. E’ stato il Corriere Adriatico a riportare la notizia e l’Associazione Carta di Roma a segnalarlo tempestivamente con la consueta sensibilità su questi temi. Due giovani venditori di fiori, originari del Bangladesh mentre stavano facendo l’abituale giro per gli chalet della…
Continua a leggereOmicidio Alpi-Hrovatin, menzogne, depistaggi e testimoni compiacenti. La verità si decide a Perugia
Fisico imponente, t-shirt rosa, e un sorriso per tutti. Così si presenta in tribunale Hashi Omar Hassan il cittadino somalo che ha scontato sedici anni di carcere per l’accusa di omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio il 20 agosto 1994. Ad accusare Hashi era stato un…
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